Mostra “Takashi Paolo Nagai – Annuncio da Nagasaki” e Incontro di apertura

    Qui il video della serata, qui il testo dell’intervento di Padre Mauro-Giuseppe Lepori, qui l’articolo uscito su ‘Il Federalista‘ e qui l’articolo uscito sul Sussidiario.

    Takashi Paolo Nagai è medico radiologo a Nagasaki prima e dopo la tragedia della Bomba Atomica che ha devastato proprio la parte della città che ha una storia di 400 anni di cristianesimo, ricca di fede, di santi e di martiri.

    Attraverso un personale percorso e una ricercata povertà di spirito Nagai scopre un significato sacro in questo olocausto e, diventando lui stesso annuncio incontrabile di speranza e di pace, aiuta il suo popolo a ritrovare la bellezza della vita e l’energia per ricostruire quanto è stato distrutto.

    Nagai nasce nella millenaria tradizione Giapponese Shintoista e Buddista, ma studiando medicina la posizione positivista sembra alla sua ragione l’unica possibile, fino a quando gli occhi della madre morente gli riaprono prepotente la domanda su ciò che di noi non muore. Vero scienziato, decide di verificare quella risposta che vede vivere dai Cristiani che si ritrovano nella grande chiesa di Urakami (nel quartiere nord di Nagasaki). Va ad alloggiare da una di quelle famiglie e così incontra in carne ed ossa la tradizione di quei Cristiani che, evangelizzati nel XVII secolo dai Gesuiti, hanno poi dovuto vivere nascosti e senza sacerdoti per più di due secoli o sono morti martiri. Un incredibile fiore di questa tradizione, Midori, diventa la compagna della sua vita e della sua fede accompagnandolo a diventare un uomo nuovo dopo il battesimo. Le guerre, e persino la tragedia dell’Atomica sono guardate con uno sguardo completamente diverso da chi ora conosce quel Dio che sa trarre il bene anche dal male.

    “Ciò che doveva perire era perito. Ciò che doveva morire era morto…Quando mi resi conto che avevo lavorato tutta la vita per qualcosa che era diventato cenere rimasi sconvolto. Tutta la vita per la cenere! Non potevo sopportare una vita senza senso! Dovevo trovare ciò che non perisce. Dovevo aggrapparmi a ciò che non muore mai”. La sua vita è il racconto di questa Amicizia che si manifesta attraverso l’affetto e il rapporto con la moglie Midori, e l’amicizia con i discendenti dei “cristiani nascosti” di Nagasaki che lo conducono alla scoperta di “ciò che non muore mai”. Pur immobilizzato dalla malattia in una piccola capanna di legno Takashi Nagai diviene una personalità d’ispirazione e di riferimento per tutto il Giappone.

    La mostra, realizzata dall’Associazione Medicina e Persona per la XL edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, 2019 e curata da Alberto Bordin, Gabriele Di Comite, Paola Marenco, Massimo Morelli, sarà esposta dal 12 al 27 marzo 2024 a Lugano per iniziativa dell’Associazione Medicina e Persona di Lugano, della Fondazione San Benedetto di Lugano e del Centro culturale della Svizzera italiana.

    Incontro di apertura

    In occasione dell’esposizione è stata organizzata una serata pubblica di presentazione il giorno 8 marzo 2024 con la presenza di Padre Mauro-Giuseppe Lepori (autore della prefazione dell’autobiografia di Paolo Takashi Nagai, Ciò che non muore mai) e Paola Marenco (medico ematologo, curatrice della mostra e vicepresidente del comitato Amici Takashi e Midori Nagai).

    venerdì 8 marzo, 20:45
    Aula Magna dell’Università della Svizzera Italiana


    Per approfondire
    Qui la pagina della mostra sul sito del Meeting di Rimini e qui la scheda dell’incontro “Takashi Nagai e Midori: l’amicizia di Dio ricostruisce il mondo” tenutosi al Meeting lo scorso agosto

    Subscribe
    Notificami
    guest
    0 Commenti
    Inline Feedbacks
    View all comments